venerdì 28 marzo 2008

Lo dico o non lo dico?

Ma se dico ad alta voce che sono felice… cosa succede?
Mi si scatenano contro tutte le forze negative dell’universo, secondo la famosa legge di Murphy?
Insomma, che ci posso fare se in questo periodo mi sento come un pisello nel suo baccello? O come una brioche pocciata nel cappuccino della mattina?

Attualmente non c’è nulla che non vada. Ok, in ufficio i casini non mancano mai e i colleghi rimbambiti mi circondano, ma questo penso sia normale e comune un po’ in qualsiasi azienda.
Poi, se vogliamo essere precisi, ho anche alcune amiche un po’ sfigate… ma queste si compensano con un’unica Grande Amica, che fa per 15 e con la quale vivo in simbiosi da ormai 10 anni.

Penso che Dio mi voglia bene, perché dico le preghierine la sera da quando ho 8 anni. Quindi magari certe cose, ma soprattutto certe persone, preferisce mandarle a me piuttosto che ad altri. Non credo infatti che certi incontri nascano dal caso, anzi sono fermamente convinta che siano frutto di una cosa molto più alta e molto più potente, alla quale non si può scappare. Proprio no.

Lo dico: sono felice.

lunedì 17 marzo 2008

L'Angelo

Il Guardiano del faro vede il sole risplendere sempre più caldo, sente la primavera fuori e sente la primavera dentro.
Prende un pò d'acqua ed annaffia il piccolo fiore che tiene sul davanzale della sua cameretta e asciuga la lacrima che scende dai suoi occhi perchè si accorge di quanto è cresciuto e di tutti i piccoli germogli che sono nati grazie alle sue cure.

Poi, si affaccia alla finestra e pensa che è incredibile come tanti problemi si risolvano da soli solo perchè ora è finalmente felice, e ringrazia il suo Angelo perchè ancora una volta ha esaudito un suo desiderio anche se egli stesso ha avuto paura ad esprimerlo.

martedì 11 marzo 2008

Nel mio cuore

Mi prende un pò la malinconia se penso che a giugno finiranno per sempre le lezioni di danza al sabato pomeriggio.
Dopo 6 anni di corso, la nostra insegnante ci ha chiaramente detto che non ha più nulla da insegnarci e che è inutile che ci iscriviamo di nuovo a settembre, anche perchè dobbiamo lasciare posto alle altre. Ci ha consigliato di fare solo stages e per un momento mi sono sentita come abbandonata dalla mamma... Però ha ragione.
Già adesso il clima non è più quello rilassato degli anni scorsi, c'è chi è scontenta delle scelte dell'insegnante, perchè magari vorrebbe di più, magari vorrebbe fare altro, e questo succede perchè ora siamo più consapevoli. Lei se ne è accorta ed ora è un pò sulla difensiva.

Però in 6 anni la danza mi ha dato moltissimo. Non solo per quello che ho imparato, ma anche per CHI ho conosciuto. Siamo un bel gruppo, ognuna diversa dall'altra, ognuna con le sue paranoie, i suoi difetti, i suoi pregi... Io le amo tutte. Non potrei più fare a meno di loro.
Tutte le volte che ci troviamo è come se fosse una grande festa, ci sono momenti di follia pura dove ognuna parla (leggi: starnazza) e sembriamo una massa di galline pazze.
Sappiamo tutto l'una dell'altra, ci prendiamo in giro, ci mandiamo a quel paese, ci offriamo a vicenda come spalla su cui piangere, ci incoraggiamo, ci auto-celebriamo quando ci accorgiamo che ci è venuta bene una coreografia, ci stringiamo intorno alla "sfigata" di turno... A volte mi metto in disparte, le osservo e mi accorgo di quanta fortuna ho avuto ad incontrarle.

Non ci sarà più il sabato pomeriggio nello spogliatoio prima della lezione, quando ci si ritrova dopo una settimana di lavoro e di emails a raccontarsi le varie vicende; non ci sarà più la lezione davanti agli specchi a sfotterci a vicenda perchè quel pezzo di coreografia non ci viene bene; non ci sarà più la doccia tutte insieme con le cuffiette da sfigate raccattate negli hotel; e neanche lo shopping in centro o la cioccolata calda al bar dopo la lezione .

Ma rimarrà tutto il resto. Le prove a casa di una o dell'altra a ripassare prima di un'esibizione; i week end in montagna dalla Cry ad abbuffarci di salame e vino rosso; le domeniche in piscina o i fine settimana al mare; gli stages e i seminari in giro per l'Italia; l'emozione prima di ballare davanti al pubblico, quei 5 secondi prima che cominci la musica, quando sembra che il cuore batta così forte da scoppiare.
E loro. Loro rimarranno per sempre, perchè le ho chiuse in un posto che so solo io.

giovedì 6 marzo 2008

Le orecchie del cuore

Il guardiano è chiuso dentro al suo faro.
In piedi, ha la fronte appoggiata alla finestra e il freddo del vetro che lo separa dal mondo gli ricorda che la primavera è ancora un pò lontana.

C'è una sensazione nel suo cuore, che bussa forte e grida per farsi sentire.
Decide quindi che è ora di starla ad ascoltare.

lunedì 3 marzo 2008

Ricordi di una gioventù che fu

Decisamente ho fatto bene a non arrendermi per organizzare questa cena.
Fino al secondo c'è stato un pò di imbarazzo, è vero, però dopo ci siamo un pò sciolti ed è stato un pò come se tutti questi anni non fossero mai passati.
Gli aneddoti che abbiamo commentato alla fine sono sempre gli stessi sentiti e risentiti centinaia di volte, ma fanno sempre venire voglia di rotolarsi per terra dal ridere.

Tipo:

quella volta che Matte di ritorno dalla sciata si è fatto il bagno nella vasca per rilassarsi un pò e stava per affogare perchè aveva il corpo così contuso dalle botte che non riusciva più ad alzarsi... e allora si è messo ad urlare "affogo, affogo!" e noi al piano di sotto a morire dal ridere (nessuno comunque si era scomodato per andare ad aiutarlo);

quel periodo quando ogni sabato sera facevamo una seduta spiritica e io ero stata maledetta dallo spirito di turno perchè ero un animo puro (...); per togliermi dai guai Alex era dovuto andare in Chiesa a rubare dell'acqua santa, grazie alla quale sono stata liberata dalla maledizione (altrimenti sarei dovuta morire di lì a pochi giorni);

quel periodo quando ogni sera d'estate andavamo in collina ad avvistare gli UFO: seduti sulle balle di fieno col naso per aria ore e ore... Dev'essere stata l'ultima volta che ho visto le lucciole.
Oppure quella volta che avevamo simulato il crash di un UFO sul balcone di casa mia, con annesso extraterrestre che usciva dalla navicella;

quella volta che, durante una cena alcolica in casa mia, mi avevano annaffiato la rosa con la Metaxa. L'ho scoperto solo 2 anni dopo il perchè fosse morta, avevo anche preso su da mia madre perchè diceva che non ci tenevo dietro e che non l'annaffiavo mai.
Non riuscivo proprio a capire cosa fosse andato storto...;


quella volta che abbiamo festeggiato il Capodanno nella mia ex casetta di montagna, quando Robby dopo essersi bevuto solo lui una bottiglia di limoncino è uscito fuori a - 10° in maglietta, e ha cominciato a mangiarsi la neve. Il giorno dopo stava da dio e non abbiamo neanche avuto bisogno di spalare;

... sono tutte cose passate, di un passato sepolto, che però avrò dentro per sempre.