mercoledì 23 aprile 2008

Piada mon amour

Non è possibile che alla mia veneranda età io non sappia cucinare.Non è che io sia negata, quando mi ci metto le mie cosine le so fare e mi vengono anche discretamente bene… forse è solo pigrizia.
Mi manca l’abitudine, ecco.
Si credo sia per questo.

Fino a 12 mesi fa, era la mammina che mi preparava tutto, anche la colazione alla mattina.
E quando non c’era lei, mangiavo giù dalla nonna.
Da quando sto da sola mi sono ripromessa che sarei andata a mangiare dai miei (che stanno di fianco) solo la domenica a pranzo.
Risultato: vivo di piadine (dal lunedì al sabato).

Poi, diciamocelo, micca mi metto a cucinare il brasato al Barolo per me stessa.
Avessi dei figli e un marito allora forse ne varrebbe la pena, ma così, solo per me… che tristezza.
Però ci ho provato. Ho passato un periodo quest’inverno che al sabato facevo le serate culinarie: ricettina alla mano, grande macello in cucina, tv accesa… e poi mi sbafavo tutto il risultato della sperimentazione. Ero sulla buona strada per diventare un Self made chef, ma ci ho mollato.

Beh, ora che le piadine mi stanno uscendo anche dalle orecchie, vorrei fare un corso di cucina naturale, di quelli dove ti insegnano a fare le cosine sane senza zucchero e grassi animali. Mi piacerebbe proprio.

Ma di corsi di cucina anti-cellulite ne faranno da qualche parte?

mercoledì 2 aprile 2008

E i caprioli?


Vicino casa mia c'è un gruppetto di 6 caprioli bellissimi, che saltellano con il loro culetto bianco in mezzo ai campi ed in mezzo agli alberi, e che ultimamente si fanno vedere un pò più spesso...

Li vedo la mattina quando vado a lavorare e la sera quando rientro. A volte mi attraversano la strada all'improvviso (ma tanto in quel punto di solito vado pianissimo perchè la strada è sterrata e piena di buche) e una volta mi sono fermata a guardarli. Era sera e sono sbucati dal gruppetto di alberi fitti fitti che costeggia la stradina sterrata. Mi guardavano immobili, con le orecchie belle dritte a captare ogni mio rumore e la zampina davanti pronta a scattare.
Ci siamo fissati per un bel pò.

Dopodichè credo abbiano capito che ero innoqua e piano piano hanno ricominciato a muoversi e a mangiare l'erbetta fresca.

Li ho salutati e me ne sono andata contenta come una pasqua.

Ero ufficialmente diventata l'amica della banda di caprioli.

Il problema è che ora stanno per costruire una strada che passerebbe proprio in mezzo al campo e al boschetto dove loro scorrazzano abitualmente e temo proprio che presto si allontaneranno e non li vedrò più. Che tristezza...

Ma prima di progettare le strade, non si dovrebbero informare se nei dintorni ci sono bande di caprioli dal culetto bianco??? Uffa.