lunedì 5 dicembre 2011

Sull'umiltà

Mi girano le balle quando mi rendo conto che agli altri non importa tanto quanto importa a me.
Ti impegni, ci tieni da morire, ti fai i tuoi calcoli e i tuoi progetti, ci perdi del tempo, ci perdi delle energie, e agli altri non gliene frega un cazzo.
Un emerito cazzo.
Tanto c'è sempre qualcuno che ci mette una pezza, c'è sempre qualcuno da seguire se ti scordi dei pezzi, c'è sempre qualcuno che sta un passo avanti a te e ci mette la faccia, ci mette del suo, ci mette l'impegno. Facile lasciarsi trasportare dalla corrente, farsi gli affari propri e lasciare che siano gli altri a fare tutto, facile anche darsi della merda pensando di essere più bravi degli altri. Certo, se fosse così, ben venga.
Ma non lo è.
Pensare di essere più bravi degli altri è il primo step verso l'insuccesso, perchè smetti di essere umile e smetti di imparare e di correggerti. E mi sta sul cazzo... Va bene divertisti, va bene essere amici e contenti, ma quando c'è da lavorare, bisogna lavorare, e non bisognerebbe predere le critiche sul personale.
Sei fai cagare, te lo voglio poter dire senza che ti incazzi e se io faccio cagare vorrei che me lo dicessi.

Mi auto-concedo queste parolacce, perchè con tutta la buona volontà del mondo non riesco a farne a meno stasera.

mercoledì 2 novembre 2011

Cosa c'è dentro di me

Ci sono nuvole, montagne, campi sterminati di fiori, fate, folletti e animaletti volanti. Ci sono brezze fresche di primavera, ci sono giornate di pioggia bagnate ed umide, c'è il sole rosso dell'autunno, ci sono le cicale e le lucciole dell'estate, c'è Alby, ci sono i ricordi di una vita, ci sono lacrime scroscianti ma ci sono anche tante risate e sorrisi, ci sono le persone, quelle passate e quelle future, ci sono oggetti parlanti che parlano solo quando sono da soli, ci sono le bambole, i giocattoli, ci sono le spiaggie bianche e quelle di sassi con l'acqua trasparente, ci sono ruscelli, ci sono le castagne, le viti, ci sono le fragole e le pesche ripiene della mamma, ci sono gli amici, la famiglia, c'è la fantasia, c'è l'impazienza e la paura, l'emozione, la musica, ci sono tamburi e cinture di monetine, perline e paillettes... Ci sono i viaggi, vacanze al mare, merende e pezzi di pane, fotografie, c'è l'odore della menta e del rosmarino, giornate lunghe e giornate corte, ci sono libri, disegni, fogli di carta, rotoballe e scale a chioggiola, stelle e vie lattee.
E poi ci sono io.

domenica 8 maggio 2011

Vento

Non mi piace quando il vento soffia forte, soprattutto se è notte.

mercoledì 27 aprile 2011

Non resisto

Alle riviste di cucina non resisto.
Non so cosa mi scatta in quel momento, quando mi avvicino allo scaffale con tutte quelle copertine che fanno sfoggio di loro stesse e delle loro carte patinate, anche se in realtà sto cercando una rivista che parla di tutt'altro... di viaggi, per esempio.
Niente, io ci provo, mi ci impegno, ma alla fine finisco sempre per rotolare nel reparto cucina e, ci si può scommettere, lì qualcosa trovo sempre.
Sono piena di queste riviste di ricette, eppure ho sempre la sensazione di aver bisogno di nuovi stimoli.
Non potendomi neanche giustificare dicendo che sono una gran cuoca e che ogni sera dopo 10 ore di lavoro mi metto ai fornelli per realizzare deliziosi manicaretti, mi dico che comunque potrebbero sempre servire un giorno e, a differenza di quello che potrei trovare nelle riviste di moda, una torta al cioccolato o una quiche lorraine sono degli evergreen.
Se oggi fai la torta in un certo modo, tra 10 anni potrai farla allo stesso modo e nessuno ti potrà dire che la ricetta che hai seguito è un pò... vecchiotta.

E poi mi piace sfogliare queste pagine invitanti e rassicuranti seduta sul divano mentre guardo la tv. Non sono obbligata a leggere, quindi posso tranquillamente seguire il programma alla tele e fare le 2 cose contemporaneamente. Quando sfoglio Vanity Fair, invece, devo aspettare per forza la pubblicità per leggere l'articolo e micca sempre riesco a finirlo in tempo prima che il programma riprenda...

domenica 6 marzo 2011

Running

E così sto scoprendo questo mondo che ho ignorato, o meglio scansato, per tutta la mia vita.
Non ho fiato, non ho gamba e sono pigra, quindi correre è sempre stato qualcosa di lontano anni luce dal mio mondo e dal mio carattere. A me il week end piace dormirmelo... svegliarmi alle 11 e fare colazione quando mi va, un doccino caldo, tuta e divano per tutto il resto della giornata.
Non so cosa mi sia preso da un mese a questa parte... è cominciata per scherzo, partecipando ad una corsa di quasi 12 km, che però io ho fatto quasi tutta camminando, ovviamente. Nonostante quel pomeriggio sia crollata in coma sul letto e abbia dormito per 4 ore dietro fila senza neanche avere la forza di pranzare, non mi sono scoraggiata.
Saranno state le endorfine, probabilmente, ma alla fine di tutto ho provato una certa sensazione di soddisfazione e di benessere che mi ha spinto a fare la seconda corsa.
E dopo la seconda corsa, ne è seguita una terza.
Ora ho anche l'abbigliamento tecnico, perchè ho scoperto che correre con i pantaloni della tuta felpatini, maglietta della salute, maglietta di cotone, felpa e giacca a vento può essere deleterio.
Già.
Alla fine avevo passato 3 strati di roba e anche la giacca a vento aveva le pezze.

Ora non mi ferma più nessuno. Runners, tremate, da adesso c'è un avversario in più!!