domenica 28 dicembre 2008

Quando la realtà si mostra

Il Guardiano del Faro è deluso.
Oggi i gabbiani volano bassi rasentando la superficie dell'acqua, il vento è freddo e il cielo sembra fatto di piombo.
Non ha quasi nulla da rimproverarsi e nulla da rimpiangere, ma non può fare a meno di pensare per quanto tempo ha lasciato il suo cuore nelle mani sbagliate.
La posta in gioco era alta, aveva rischiato e aveva vinto, ma non appena l'euforia era scemata e la nebbia si era diradata davanti ai suoi occhi, aveva potuto vedere quello che aveva tra le mani.
Un vuoto a rendere.
Quello che aveva creduto di possedere non era quello che in realtà possedeva.
Quello che aveva desiderato in realtà non esisteva.
Inutile forzare il destino, spesso è più consigliabile lasciarlo fluire e seguire la corrente; è così che si trova la direzione giusta, quella che è stata disegnata per noi.
E così ha fatto il Guardiano del Faro.
Ha smesso di nuotare contro corrente e si è lasciato trasportare dalle onde; esse lo hanno portato a riva, esausto ma felice.

mercoledì 24 dicembre 2008

La Vigilia di Natale

Come ogni anno, la Vigilia porta con sè un bel fardello di pensieri.
Io non è che sia una grande amante del Natale, sono sincera... Crescendo mi rendo conto di stare diventando più cinica e disincantata, non mi sento più buona, anzi, mi sento più stressata.
Il significato che tanti ancora attribuiscono a questo periodo dell'anno, o che credono di attribuirgli, è più che altro una facciata. Solo perchè tutti ci fanno una testa così...

Per me la Vigilia di Natale è da ormai 11 anni l'anniversario della morte di un amico. E ogni anno io è a questo che penso.
Triste? No, non credo sia triste. Semplicemente è così.

Ciao Stefano

mercoledì 10 dicembre 2008

"Una volta, una principessa russa mi ha baciato..."

Chi me lo ha raccontato è stato un signore di 95 anni, che ho "agganciato" durante un'uscita con il gruppo del corso di fotografia. Dovevamo infatti fare dei ritratti e il signore era a dir poco fotogenico, con quegli occhi piccoli e acquosi, e con tutte quelle rughe meravigliose sul volto.
Mi ha raccontato di questa principessa russa che gli ha scoccato un bacio sulla guancia, mi ha raccontato di guerre, nipoti, storia. Mi ha raccontato di passioni e di acciacchi.
E chissà quante altre cose mi avrebbe detto, se avessi avuto più tempo per starlo ad ascoltare...

Se mio nonno fosse vivo, avrebbe la sua stessa età, e chissà se anche lui è stato mai baciato da una principessa...